Al Polo Urbani l’ASC abbatte i limiti nell’inclusione sociale con un OPED DAY sul Baskin, disciplina sportiva che vede in campo atleti normodotati al fianco di atleti con disabilità, insieme per giocare e divertirsi.
I due Presidenti dA.S.C. , Giampietro Cappella , Pres. Regionale e consigliere della Scuola dello Sport CONI Marche , e Antonio Belleggia, Presidente di Macerata e responsabile regionale settore disabili in collaborazione con il vicepreside dott Marcello Monaco ed il prof Francesco Guerrieri hanno dato vita a questa bellissima giornata di sport, amicizia ed inclusione.
Alla gestione tecnica il dott Michele Cocco Laureato in Scienze e Tecniche dello Sport , nonché giocatore, Istruttore ed arbitro della sezione Baskin Marche.
L’evento è stato patrocinato da: CONI Marche, CIP Marche, l’amministrazione Comunale di Porto Sant’Elpidio e la Commissione Pari Opportunità tra Uomo e Donna della Regione Marche
Al termine delle formalità, la parola è passata al campo dove maschi e femmine di tutte le età, normodotati e portatori di disabilità, indossando le casacche hanno potuto partecipare ad una dimostrazione ed esprimere il massimo delle proprie capacità.
La squadra di casa si è confrontata con i ragazzi del Baskin Macerata, squadra che fa parte de “I nuovi amici sport” presieduta da Barbara Bacaloni.
Il regolamento del baskin adatta il materiale con l’uso di più canestri: due normali; due laterali più bassi; possibilità di sostituzione della palla normale con una di dimensione e peso diversi, lo spazio prevede zone protette per garantire il tiro nei canestri laterali e le regole prevedono che ogni giocatore ha un ruolo definito dalle sue competenze motorie e ha di conseguenza un avversario diretto dello stesso livello.
Questi ruoli sono numerati da 1 a 5 e hanno regole proprie, c’è la possibilità di assegnazione di un tutor, un giocatore della squadra che può accompagnare più o meno direttamente le azioni di un compagno disabile.
Il tutto conferisce caratteristiche incredibilmente ricche di dinamicità e imprevedibilità, lasciando l’ingrediente principale al divertimento.